lunedì 10 dicembre 2007

Farsi... (Il gazzettino)

Cittadella
NOSTRO INVIATO

Farsi rimontare tre reti in appena mezz'ora da una squadra tutt'altro che irresistibile e gettare al vento una partita che praticamente sembrava già vinta, è quanto di più autolesionistico può fare una squadra. L'impresa, di cui certo non c'è da vantarsi soprattutto se si hanno ambizioni di alta classifica, è riuscita al Cittadella, incapace di condurre in porto una gara dominata in lungo e in largo per oltre un'ora. Forse traditi anche da un po' di presunzione, i granata hanno invece prestato il fianco alla reazione della Paganese e, complici un paio di sbandamenti difensivi, si sono consegnati colpevolmente agli avversari.

Fino al 3-0 realizzato di testa di Coralli, su perfetto assist dalla destra di Manucci, gli uomini di Foscarini sono stati praticamente perfetti. Straripante sulla fascia sinistra con Carteri (insufficiente invece il contributo sulla corsia opposta di Riberto, schierato a sorpresa dal primo minuto) e brillante in mezzo al campo con un Volpe onnipresente, il Cittadella ha tenuto sempre in mano l'iniziativa. E se il primo gol è arrivato soltanto al 41' del primo tempo, lo si deve unicamente alle prodezze del portiere ospite Botticella, bravissimo in almeno quattro circostanze: una prima volta (15') su una rasoiata di Carteri, poi su un piatto destro quasi dal dischetto del rigore di Meggiorini (36'), quindi su un colpo testa ravvicinato di Coralli (40'), infine su una incursione in area di Volpe (41'). Sull'angolo successivo, battuto di precisione da Iori, il numero uno della Paganese nulla però ha potuto sul perfetto colpo di testa a girare di Turato, capace di staccare con tempismo all'altezza dell'area piccola.

Il raddoppio è arrivato in avvio di ripresa (2'), grazie a un rigore - fallo del nuovo entrato G. Esposito su Meggiorini - trasformato da Coralli, che non segnava da quattro partite. Ma un rigore lo avrebbero meritato anche i campani sul finire del primo tempo per una vistosa trattenuta in area di Gorini su Perna che l'arbitro ha preferito - chissà perchè - non sanzionare. Il già raccontato secondo gol di Coralli, terzo della gara, al minuto 19' sembrava avere di fatto chiuso le ostilità e consegnato di fatto la partita ai granata, da oltre un mese a digiuno di vittorie.

Invece è successo quello che nessuno si sarebbe aspettato. Al 21', direttamente su punizione, lo specialista Scarpa ha accorciato le distanze con un pallone (leggermente deviato da un granata in barriera) che si è insaccato quasi sotto l'incrocio. Il gol ha avuto l'effetto di restituire un po' di coraggio alla Paganese, mentre la squadra di casa ha cominciato pericolosamente a sbandare. Già costretto a sostituire Carteri per il riaffiorare del dolore alla schiena, Foscarini ha intuito il pericolo e alla mezz'ora ha inserito il difensore Cozza (fuori un attaccante, Meggiorini) e ridisegnato l'assetto del pacchetto arretrato: Turato decentrato sulla destra, Manucci spostato sul fronte opposto e Marchesan avanzato sulla linea dei centrocampisti.

L'intenzione dell'allenatore era evidentemente quella di rafforzare gli ormeggi. Ma così non è stato, anzi. E al 41' la Paganese ha accorciato ulteriormente le distanze: il solito imprendibile Scarpa ha saltato Turato in velocità e appena entrato in area gli ha tagliato la strada, quasi a cercare il contatto, ed è caduto a terra. L'arbitro, appostato a due passi, non ha avuto esitazioni a fischiare il rigore, che lo stesso Scarpa ha calciato con freddezza alle spalle di Pierobon. L'incredibile 3-3 si è compiuto al 45', tra l'incredulità generale e lo sconforto dei granata, ancora una volta ingenui e disattenti. Il primo a sbagliare è stato Cozza, che si è prodotto in un inutile fallo sulla trequarti. Sul pallone indirizzato quasi nell'area piccola da Scarpa, si è avventato in solitudine De Giosa il cui tocco ravvicinato ha regalato alla Paganese un insperato pareggio.

Comprensibile la grande esultanza dei giocatori campani a fine gara. Meno comprensibile e decisamente non accettabile la sciagurata ultima mezz'ora del Cittadella, sulla quale è necessaria un'approfondita riflessione.

Claudio Malagoli

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