martedì 17 febbraio 2009

Macalli: Come ti cambio la Lega Pro

Mario Macalli, rieletto per la quarta volta presidente della Lega Pro, anticipa in una intervista quali saranno le prime mosse del suo mandato. Annuncia cambiamenti sostanziali, a tutto campo. Fideiussioni. Interazioni con i club iscritti. Fidi a tasso agevolato per ristrutturare gli stadi. Tessera del Tifoso. Riforma dei campionati. Ruolo della Seconda Divisione.

(CALCIOPRESS) Macalli presidente Lega Pro

Mario Macalli è stato appena rieletto, per acclamazione, alla presidenza della Lega Pro (ex serie C). Per lui si tratta del quarto mandato consecutivo alla guida di quelle che sono oggi la Prima e la Seconda Divisione (ex serie C1 e serie C2). Per un altro quadriennio il commercialista di Crema sarà, dunque, alla guida della terza e della quarta serie nazionale.

Si è preso una bella gatta da pelare, su questo non ci piove. Questo rinnovato incarico coincide infatti con una fase di diffusa e pesante crisi economica, che si comincia a far sentire anche sul pianeta calcio. E che morderà parecchio, nel corso di un 2009 che si annuncia un anno horribilis. Si tratta di prendere saldamente in mano la barra del timone per cercare di condurre in un porto più sicuro la fragile navicella della Lega Pro. Che rappresenta, come più volte ha ribadito in passato lo stesso Macalli che dirige da tanti anni questa categoria negletta, l’anello debole della catena.

Quali sono le linee guida lungo le quali il presidente Macalli intende muoversi per evitare il possibile affondamento di quest’imbarcazione tanto malmessa? Non è dato saperlo, ovviamente. Tuttavia, nel corso di un'intervista rilasciata a ridosso della rielezione e diffusa dai pochi organi di stampa che si occupano (saltuariamente) della misconosciuta Lega Pro, alcuni punti sembrano essere stati già individuati. Vediamoli nel dettaglio:

1. Si vuole sostituire la fideiussione con istituti più moderni (ad esempio, con una cooperativa dei fidi che potrebbe anche trasformarsi in banca nel giro di qualche anno). Il problema è più delicato di quanto non si creda, visto che presso la Lega di Firenze sono attualmente depositati sotto forma di fideiussione 65 milioni di euro (quasi 130 miliardi delle vecchie lire).

2. La Lega Pro si vuole trasformare in un palazzo di vetro, almeno così sembra. L’ex consigliere federale Radici sarà infatti eletto a capo di una Consulta con il compito specifico di informare periodicamente le società su quello che si fa alla Lega Pro. E, nel contempo, essere partecipe alle problematiche di ogni singolo club in ambito territoriale. Un’esigenza assolutamente imprescindibile se si vuole continuare a governare, centralmente, la bellezza di 90 società professionistiche.

3. Si pensa all'apertura di uno sportello del Credito Sportivo presso la sede della Lega di Firenze, allo scopo di erogare mutui a tassi favorevoli soprattutto per la ristrutturazione degli impianti della Prima e Seconda Divisione. Per la maggior parte obsoleti, cadenti e inadatti a ospitare eventi professionistici.

4. La Lega Pro si doterà di software sempre più aggiornati, allo scopo di interagire costantemente con i dirigenti associati.

5. Sarà attivata la collaborazione con l'Osservatorio per le manifestazioni sportive, nella prossima stagione agonistica, per introdurre la Tessera del Tifoso.

6. Infine la Lega Pro chiederà di realizzare un'esigenza inderogabile, vale a dire la riforma dei campionati. Su questo punto, delicato e urgente, riportiamo la dichiarazione virgolettata di Macalli, che sembra preludere a una cancellazione della Seconda Divisione: “La Lega Pro non è stata valorizzata in questi anni per quello che è e deve essere il suo compito principale. Quando vedo che in Primavera 7 calciatori su 11 sono extracomunitari, penso che sia una follia. E la Seconda Divisione, che senso ha oggi? Quello di far giocare i 40enni? Non ci meravigliamo se poi assistiamo a partite con 92 spettatori paganti".

Sergio Mutolo - www.calciopress.net

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