giovedì 12 luglio 2007

Florian Myrtaj tranquillo per la situazione Doping (Il centro)



TERAMO. Flo Myrtaj, 31 anni, è stato trovato positivo all’antidoping. L’attaccante albanese è stato sottoposto a controllo al termine della gara del 3 giugno scorso con l’Ancona, quella di ritorno dei play out che ha sancito la retrocessione del Teramo. A Myrtaj sono state trovate tracce di Betametasone (un corticosteroide, dunque un derivato del cortisone) utilizzato dall’attaccante biancorosso attraverso le infiltrazioni per curare il problema al piede e poter, dunque, giocare la partita. Le analisi sono state effettuate dapprima al laboratorio analisi del Coni a Roma e, in seguito, un campione è stato inviato anche a quello di Colonia che ha confermato i risultati di Roma. Insieme a Myrtaj è stato trovato positivo anche il giocatore del Gela Alessio Rocchi. La notizia, ovviamente, ha sconvolto l’ambiente.
Soprattutto Myrtaj che, comunque, sapeva benissimo di aver assunto la sostanza, tanto è vero che lo conferma anche lui. «Certo, ho fatto le infiltrazioni per poter giocare, ma, come nel regolamento, l’ho dichiarato prima della partita. Sono tranquillissimo proprio per questo e non ho nulla da temere, anche se mi secca che sia venuta fuori questa notizia, soprattutto in un momento come questo, molto delicato».
Myrtaj, infatti, ieri pomeriggio si è incontrato con il presidente del Teramo Romano Malavolta, per discutere del suo futuro.
Le parti si sono date di nuovo appuntamento a domani anche se, a quanto sembra, le strade del Teramo e di Myrtaj sembrano divergere.
E’ stato lo stesso Malavolta a offrire all’albanese la possibilità di giocare di nuovo nel Teramo, ma, al tempo stesso, il presidente biancorosso gli ha detto che le opportunità che in questo momento gli offre la Paganese, il Teramo non può permettersele.
Ma la notizia della positività potrebbe cambiare di nuovo le carte in tavola.
«Questo è quello che viene fuori dopo che mi ero anche sentito dire che non era vero che mi sottoponevo alle infiltrazioni», ha detto ancora Myrtaj. «E’ vero che il mio non è stato un campionato all’altezza delle attese, ma ho fatto anche tanti sacrifici e, come si vede, non mi sono risparmiato».
Resta il fatto che, come detto dallo stesso giocatore, il dottor Bonolis, medico del Teramo, ha dichiarato al responsabile del’antidoping, prima della partita, il medicinale assunto dall’attaccante. Dunque, Myrtaj non dovrebbe rischiare nulla e, per di più, la società conserva la busta sigillata nella quale è contenuto il nominativo del medicinale.
Le squalifiche, comunque, in questi casi, vanno dai tre ai sei mesi nel caso in cui il giocatore viene trovato positivo e non ha dichiarato il medicinale. Sul fronte mercato, ieri il presidente Malavolta era di nuovo a Teramo e ha avuto un lungo colloquio con il ds Cesaroni. In piedi c’è la trattativa con l’Ancona per Daniel Margarita. Ieri il procuratore del giocatore, Antonio Rebesco, ha parlato con i dirigenti dorici ma l’offerta è ancora distante dalla richiesta economica del Teramo.

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