lunedì 10 dicembre 2007
ROCAMBOLESCA RIMONTA CON IL CITTADELLA (Il Mattino)
FABRIZIO GHEDIN Cittadella. Il clan della Paganese fatica a contenere il suo entusiasmo: rimontare dal 3-0 e, soprattutto, mettere dentro due gol così pesanti negli ultimi cinque minuti non può che dare una carica enorme. Eppure mister Andrea Chiappini riesce a trovare il modo di guardare anche la parte 'vuota' del bicchiere, quei circa 60 minuti densi d'errori, di amnesie, che quasi cancellavano quanto di buono fatto nei precedenti appuntamenti (Verona e Cavese in particolare: «Abbiamo conquistato un pareggio grazie ad una bella rimonta. Un punto certamente meritato vista la prova che abbiamo fatto, ma il calcio - confessa l'allenatore azzurrostellato - è un'altra cosa. Abbiamo messo in campo cuore e grinta, ma sotto il profilo tecnico e tattico abbiamo commesso degli errori sui quali dovremo lavorare ed anche parecchio». L'allenatore campano è il primo ad arrivare in sala stampa e la sua chiave di lettura inaugura una serie di interventi che hanno come oggetto di discussione l'incredibile, rocambolesco, inatteso finale di gara. «Forse il Cittadella ad un certo punto ha creduto di avere già vinto la partita - la pensa così Chiappini - ed ha iniziato a calare sotto il profilo dell'intensità. Noi invece ci abbiamo sempre creduto, siamo cresciuti sotto l'aspetto fisico e siamo stati anche trascinati dall'entusiasmo di chi crede nell'impresa. Nel calcio queste cose possono anche succedere». A cosa possono essere imputate le difficoltà della prima parte di gara? «Abbiamo perso due giocatori importanti come Campolattano (andato in panchina solo per onor di firma) e poi, a gara in corso, anche Criaco, un baluardo della nostra retroguardia. Meno male che quando tutto sembrava perduto abbiamo avuto la forza di risollevarci». Non s'è mai dato per vinto il tecnico azzurrostellato neanche quando ha visto finire in fondo al sacco il pallone del 3 a 0: «Le partite finiscono quando l'arbitro fischia - ricorda Chiappini emulando il grande Bosckov - noi non abbiamo lasciato nulla di intentato e sul 3-1 abbiamo anche avuto un'altra occasione importante (Perna smarcato da Scarpa ndr) per fare il secondo gol ancora prima del rigore». E' una rimonta che può significare una svolta per la Paganese? «Credo di si, in altre circostanze questa partita sarebbe finita 5-0 per loro invece stavolta ci abbiamo creduto e abbiamo mostrato il carattere che serve». I meriti della straordinaria rimonta della Paganese vanno ricondotti soprattutto ad un calciatore che al Tombolato ha mostrato di essere di categoria superiore, il capitano azzurro Francesco Scarpa. Non ci sono solo i due gol ad impreziosire la sua partita: c'è il fatto di essersi procurato il rigore, di aver battuto la punizione da cui è scaturito il 3-3 e c'è lo splendido assist offerto a Perna a cui si è opposto Pierobon. «Credo che questo pareggio sia arrivato più per merito nostro che per demerito del Cittadella - spiega il capitano azzurro - la svolta è arrivata con la mia punizione che ha riaperto la partita subito dopo il loro 3-0. Se fossimo rimasti per tanti minuti su quel punteggio ci saremmo certamente rassegnati e non saremmo più riusciti a risollevarci. Invece dopo il 3-1 c'è stata anche un'altra occasione che ci ha dimostrato che la rimonta non era impossibile. Il rigore su di me era nettissimo, non so come faccia il Cittadella a protestare. È un punto che vale moltissimo e che ci avvicina alla salvezza».
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